Preoccupazione dell’EGBA per le dimensioni del mercato nero del gioco d’azzardo online in Italia


Secondo un recente rapporto de La Gazzetta dello Sport, il valore delle scommesse piazzate dai giocatori italiani sul mercato nero è stimato a circa 25 miliardi di euro all'anno, di cui 18,5 miliardi di euro. Il 75%, speso su siti di gioco d'azzardo senza licenza.

Sulla base di questi dati, l’EGBA stima che quasi 1 miliardo di euro di entrate lorde da gioco d’azzardo online in Italia venga perso ogni anno a causa dei siti web del mercato nero, equivalente alle entrate combinate del gioco d’azzardo online regolamentato di altri 8 paesi dell’UE. Ciò che preoccupa è che ciò significa che molti giocatori italiani scommetteranno su siti web con sede al di fuori dell’UE, che non offrono loro nemmeno un livello base di protezione dei consumatori.

Solo quest’anno l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) è già intervenuta bloccando oltre 9800 siti web di gioco d’azzardo senza licenza. Questo numero è già 400 in più rispetto al totale bloccato nel 2022, evidenziando la crescente portata del problema.

La protezione dei clienti è una priorità chiave per l’EGBA e si oppone ai siti web di gioco d’azzardo che prendono di mira il mercato dell’UE ma operano al di fuori della legislazione dell’UE e non riescono a fornire le necessarie tutele dei consumatori per gli europei. È fondamentale che le autorità italiane facciano di più per sensibilizzare i giocatori d’azzardo italiani sui rischi associati all’utilizzo di piattaforme senza licenza con sede al di fuori dell’UE e per segnalare agli operatori autorizzati che aderiscono alle pratiche e ai regolamenti del gioco d’azzardo responsabile regolamentati nel paese.

“La dimensione significativa del mercato nero online italiano è preoccupante, ma non sorprende dato che l’Italia ha uno dei regimi pubblicitari più severi d’Europa per le sue società di gioco d’azzardo autorizzate. Il divieto del Paese di pubblicizzare gli operatori di gioco d’azzardo autorizzati sta chiaramente favorendo il mercato nero. Senza un livello sufficiente di pubblicità, non c’è modo reale per gli italiani di distinguere tra un sito di gioco d’azzardo con licenza in Italia – e che applica le norme di tutela dei consumatori del paese – e uno che non lo è. È evidente che l’azione coercitiva contro gli operatori del mercato nero non è sufficiente e che il governo deve rivedere le proprie regole sulla pubblicità del gioco d’azzardo per garantire che i cittadini italiani possano essere ben informati sui siti web autorizzati nel Paese”. – Maarten Haijer, Segretario generale, EGBA.

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