Il bon-ton al tavolo da Poker

Il bon ton applicato anche nel poker non solo è possibile, ma dovrebbe essere la norma. Come a tavola quando si finisce di mangiare sistemi il tuo coltello e la tua forchetta in alto a destra del tuo piatto, con la forchetta a sinistra e il coltello sulla destra, anche al tavolo da gioco esistono delle regole a cui attenersi se si vuole ottenere rispetto da parte degli altri giocatori.

A giocare ormai abbiamo imparato, ma come comportarci al tavolo da gioco alcune volte proprio ce lo dimentichiamo. Ed allora, se proprio vogliamo diventare come quei professionisti che spesso seguiamo in tv, non ci resta altro da fare che seguire tali regole ed evitare gli errori comuni.

Molti giocatori, specialmente i principianti, non sanno che vi sono certe regole non scritte nel mondo del poker. Di sicuro non gliene si può fare una colpa e noi siamo qui proprio per farli progredire nel difficile percorso nel mondo del poker. Dai professionisti ti puoi aspettare che tutti si rivolgano tra di loro con un certo rispetto al tavolo, come detto lo possiamo sicuramente notare in tutte quelle trasmissioni che oggi giorno si occupano del mondo del poker sportivo. Questa però è più una eccezione che la regola e spesso la gente non si rende conto che certi atteggiamenti al tavolo sono davvero bassi e irrispettosi nei confronti degli avversari che ci troviamo di fronte. Analizziamo quindi tali comportamenti al fine di evitarli.

La postura al tavolo - Sedersi è una cosa che abbiamo imparato fin dall’alba dei tempi. E’ una necessità e serve a far riposare le nostre stanche membra. Anche al tavolo da gioco sedersi equivale a dare il nostro biglietto da visita a chi non ci conosce.
Adottare una postura aggressiva ad indicare una cosa del tipo: “Ora sono qui e vi faccio vedere io come si gioca!” di sicuro non aiuta. Prendere posto comodamente ed avvicinarsi al tavolo con educazione è ben altra cosa. L’informazione che vogliamo trasmettere è senz’altro del tipo: “Sono qui, giochiamo e divertiamoci!”.

Allo stesso modo, sedersi “stravaccati” su una sedia non si addice di certo all’immagine del professionista. Indica un distacco veramente forte da quel che succede al tavolo, e allora se ciò che accade a quel tavolo non ci interessa o non ci piace, perchè ci siamo seduti?
Cercate sempre di tenere una postura comoda e corretta, vi affaticherete senz’altro meno e migliore sarà la concentrazione ed attenzione che impiegherete nel gioco.

Anche chi semplicemente assiste al gioco deve sforzarsi di seguire le stesse regole e ben più importante non deve mai sedere esattamente dietro al giocatore come per vedere le sue carte. Meglio sedersi quasi di fianco e se il giocatore vorrà rendervi partecipe del gioco sarà lui stesso a mostrarvi le sue carte. Ancor più importante è il silenzio assoluto degli spettatori. Una qualsiasi frase potrà fornire preziose informazioni agli avversari o distrarre il giocatore che seguiamo dall’azione al tavolo. Se proprio dobbiamo fare un commento aspettiamo che la mano finisca e poi, con voce pacata, diciamo la nostra.

Parlare al tavolo - Parlare a fine mano dovrebbe essere evitato allo stesso modo. Qualcosa che è davvero in voga e che dà veramente fastidio al tavolo è dire all’avversario “mandale” oppure qualcosa di simile riferito alle chips appena vinte. Il nostro avversario sa bene di aver perso e sa altrettanto bene che le chips sono diventate tue. Inutile ricordarglielo. Se proprio qualcuno deve farlo quello è il dealer, che al momento giusto provvederà a richiamare l’attenzione del giocatore in modo che effettui il pagamento dovuto.

Stessa cosa dicasi dei commenti a fine mano. Uscirsene con delle scuse dopo una mano vinta per fattore “Q” non serve assolutamente. Piuttosto facciamo un piccolo cenno di assenso all’avversario facendogli capire che ha giocato comunque bene e che noi abbiamo vinto solo grazie alla fortuna. Saremo senz’altro visti con occhi migliori, anche se lo abbiamo appena battuto.
Peggio ancora, nel caso menzionato sopra, sarebbe cominciare a discutere sul perchè abbiamo deciso di partecipare alla mano appena vinta. Frasi come: “Ma erano a colore”, “Ehhh ma avevo l’asso”, “Una coppia va sempre giocata” e “Bhè, l’ultima la avevi vinta tu, ora è il mio turno”, sono sempre sempre sempre da evitare. E’ chiaro il concetto di SEMPRE? Rispetta il tuo avversario e sii felice di aver vinto il piatto. Quando accadrà il contrario sicuramente apprezzerai il fatto che non ti verrà a rifilare una ridicola scusa del perchè abbia vinto lui.

Lo Slowroll - Molte persone non sanno cosa significhi questo termine, e spesso lo si confonde con lo “slowplay”. Lo slowplay è semplicemente il nascondere la reale forza della nostra mano al fine di aumentare i soldi nel piatto.
Fare “slowroll” invece significa che noi siamo gli ultimi a parlare in una mano, e perdiamo apposta tempo prima di fare call con in mano assolutamente il punto migliore (the nut). Facciamo un piccolo esempio: un nostro avversario va All-In e noi abbiamo in mano Ad As su un board con Ac Ks 8s Kc Ah. Non c’è alcun modo di far finire più soldi nel piatto, visto che il nostro avversario ha già investito tutti i suoi averi al centro del tavolo, ma comunque attendiamo ancora prima di fare call, anche se sappiamo benissimo di non poter perdere in alcun modo. Questo atteggiamento o modo di fare è oltremodo abietto e scorretto poichè stiamo facendo credere all’avversario di avere lui la mano vincente. Non c’è alcun modo di perdere la mano e non otterremo assolutamente nulla a rimandare il call. E allora perchè infierire sull’avversario con l’attesa? E se fossimo noi al suo posto? Come prenderemmo la cosa? Attendere e illudere l’avversario non è fine a nessuno scopo e, allo stesso tempo, perderemo molto rispetto agli occhi degli altri giocatori al tavolo.

Se abbiamo la mano migliore mostriamo senza esitazione alcuna il punto raggiunto e non ritardiamo per nulla. Questo atteggiamento di sberleffo è inutile davvero e non fornisce nulla di aiuto al nostro gioco, quindi perchè farlo? Più sono alti i limiti a cui giochiamo e più importante è seguire l’etichetta al tavolo. Facendo il contrario non faremo altro che irretire gli avversari, che già hanno subito la sconfitta durante la mano giocata e poi devono subire questi atteggiamenti. Di sicuro noi vorremmo evitarlo quindi non facciamolo di rimando.

I Festeggiamenti - Festeggiare quando si vince va bene ma ciò andrebbe fatto con una certa modestia. Mettiamoci, anche solo per un attimo, nei panni dell’avversario e proviamo ad immaginare cosa voglia dire per lui perdere la mano. Se perdi una mano ed il tuo avversario salta in piedi urlando “YEAH!” iniziando a saltellare come un grillo impazzito con i suoi amici, immagino che saresti subito estremamente irritato. Vincere una mano importante in un torneo e raddoppiare può certamente essere festeggiato. Limitatevi però ad un semplice “YES” a voi stessi e a stringere il pugno. Magari poi correte a stringere la mano all’avversario e complimentati per come ha giocato.

In conclusione, se si vuole essere rispettato al tavolo da poker, dovrai sempre mostrare rispetto agli altri giocatori. Quando sono io ad essere oggetto di una qualunque delle cose menzionate fin’ora, da parte di un giocatore, farò in modo che al momento giusto gli girerò la mano vincente con il sorriso sulla mia faccia. Questa persona non merita di essere rispettata e gli mostrerò, ogni volta che posso, quanto irritante e vile sia il suo comportamento. E sono certo che non gradirà affatto la cosa.
Assicurati dunque di giocare con rispetto per gli altri giocatori ed in alcune situazioni mettiti nei loro panni. Se perdi una mano per via degli unici 2-out che rimanevano al tuo avversario, l’ultima cosa che vuoi è vedere una persona che balla sulla sua sedia ridendoti in faccia. Quindi non farlo anche tu.

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